Vorrei iniziare queste note su Amedeo Bocchi (Parma 1883 – Roma 1976), che nascono a corollario della bella mostra a lui dedicata dalla Galleria d’arte Gherardi (16 aprile-13 maggio 2023), traendo spunto da quanto scrisse Tiziano Marcheselli nel 2003 introducendo un’antologica bercetese di pittori parmensi tra Otto e Novecento. Marcheselli sceglieva Amedeo Bocchi e Latino Barilli a rappresentare il passaggio al nuovo secolo, il XX, e li definiva “i nostri due grandi”. E non sbagliava ad additare in quei due coetanei, amici, compagni presso il Regio Istituto di Belle Arti e allievi dello stesso maestro, Cecrope Barilli – che per l’uno era solo tale ma per l’altro era anche padre – gli autori forse più rappresentativi di quel momento a Parma. Entrambi, figli di pittori decoratori, si erano peraltro formati e nutriti della tradizione ottocentesca locale, che a Parma aveva dato buoni esiti, ma quello restò un terreno, formale e sostanziale, di iniziale apprendistato e, a parte alcune precoci concessioni, non divenne la strada maestra, prendendo sia l’uno che l’altro direzioni autonome e diverse, pur non dimenticando mai la lezione giovanile.

Amedeo Bocchi – Libertà e coerenza di un pittore moderno
Amedeo Bocchi - Libertà e coerenza di un pittore moderno
Una nuova occasione per scoprire alcune opere di Amedeo Bocchi e ricordare così la ricorrenza dei centoquarant’anni dalla sua nascita (1883-2023)
DataAprile 2023ArtistaAmedeo BocchiGalleria d'arte GherardiVia Nazario Sauro 12, Parma, ItalyShare